I partecipanti al Digital Craft con Melaragni, Brutti, Curti e lo staff di Bic LazioHa già un nome, dECOr Exterior Furniture, la start up che il giovane geometra viterbese Mattia Belli è pronto ad aprire per produrre arredi per esterno in canapa. E buone chance di successo. L’idea di una impresa decisa a puntare sull’utilizzo di nuove tecnologie – stampante 3D e laser cut – per una produzione all’insegna dell’ecosostenibilità, grazie all’impiego di materiali al cento per cento naturali, ha avuto la meglio, questa mattina, nella sfida finale tra i progetti che hanno partecipato alla seconda edizione di Sector Open Lab Digital Craft, nello Spazio Attivo dell’Incubatore ICult di Viterbo.

L’iniziativa, promossa da Bic Lazio, partner la CNA di Viterbo e Civitavecchia, la Fondazione Carivit, l’Osservatorio dei Mestieri d’Arte di Firenze, il Comune e l’Accademia delle Belle Arti di Viterbo, ha centrato, anche stavolta, l’obiettivo, che è quello di far uscire allo scoperto nuovi talenti – makers, creativi, professionisti, imprenditori – e accompagnarli in un percorso di verifica della possibilità di tradurre un’idea in qualcosa di concreto. Per sei settimane, infatti, i soggetti ammessi al Digital Craft fruiscono dell’assistenza di tutor nella redazione del business plan, partecipano a eventi formativi, incontrano mentor di grande competenza. E hanno a disposizione le attrezzature del Fab Lab dell’Incubatore.

Cinque le idee imprenditoriali innovative validate in questa edizione. Con Mattia Belli, hanno esposto il progetto imprenditoriale elaborato, completo di analisi di mercato e di piano di fattibilità economico-finanziaria, Annalisa Cimarello e Daniela Civarella (Green Fashion, linea di abbigliamento in tessuti ecologici), Francesca di Risio (Panino Production, creazione, con la carta, di materiale personalizzato per eventi che può essere ordinato online e arriva direttamente a casa), Consuelo Iencenelli (Virgolight, non una semplice lampada ma una scatola luminosa che “accende” emozioni), Andrea Fortuna (Banana Qi, stazione per la ricarica dei cellulari studiata per i locali pubblici).

In giuria, con Mario Brutti, presidente della Fondazione Carivit, Ente che ha assegnato al vincitore della pitching battle la somma di 500 euro, e Giulio Curti, responsabile dello Spazio Attivo, c’era Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia. Che dichiara: “Questa è una bella scommessa sulle risorse umane dei nostri territori, sulla creatività e capacità di innovazione dei giovani. Siamo molto soddisfatti”.