ristoranteLunedì 26 aprile il Lazio torna, dunque, in zona gialla.

Alle attività di ristorazione si applicano le misure previste dal Dpcm del 2 marzo 2021, cui si aggiungono quelle introdotte dal decreto legge del 22 aprile.

Cosa si potrà fare? Lo chiarisce la circolare, diffusa questa sera, firmata dal capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno.

Sono consentite le attività dei servizi di ristorazione con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti in vigore, cioè dalle 05.00 alle 22.00.

Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone, salvo che siano tutte conviventi.

Fino al 31 maggio, relativamente agli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande, il servizio al banco rimarrà possibile in presenza di strutture che consentano la consumazione all’aperto.

Confermata la disposizione che fissa alle ore 18,00 il limite orario entro il quale è consentito l’asporto ai soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dal codice Ateco 56.3 (bar ed altri esercizi simili senza cucina).

Sin qui il chiarimento del Ministero dell’Interno.

Ricordiamo che è consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto.

Nessun limite di orario per la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai clienti che siano ivi alloggiati.

Dal 1° giugno 2021, nella zona gialla, le attività dei servizi di ristorazione, svolte da qualsiasi esercizio, potranno svolgersi anche al chiuso, con consumo al tavolo, dalle ore 5.00 fino alle ore 18.00, nel rispetto di protocolli e linee guida adottati in base al decreto legge n. 33 del 2020.