Le bollette energetiche hanno raggiunto livelli insostenibili che mettono a rischio imprese e cittadini. “È ormai evidente, anche alla luce del drammatico perdurare del conflitto Russo-Ucraino, che vada fissato un tetto al prezzo del gas, una priorità del Paese su cui chiediamo dunque l’impegno congiunto di tutte le forze politiche, al di là degli esiti del voto del prossimo 25 settembre”. È quanto sottolinea il Presidente Nazionale di CNA, Dario Costantini, aggiungendo che “sarebbe auspicabile una decisione a livello europeo ma la gravità della situazione impone interventi rapidi ed efficaci e quindi anche l’introduzione di un massimale al prezzo del gas su base nazionale”. Una posizione, quella dei vertici dell’Associazione, condivisa a livello locale anche dalla CNA di Viterbo e Civitavecchia.

CNA è consapevole dello sforzo profuso dal Governo già a partire dalla fine del 2021, con numerosi e costanti interventi volti ad attenuare l’impatto del caro-energia sulle bollette di cittadini e imprese. Ma il fenomeno è talmente grave che tali misure non sono state sufficienti a compensare bollette che ormai pesano 3-4 volte di più sui costi aziendali.

È una condizione che da molti mesi riduce la competitività delle imprese mettendo a rischio ripresa e occupazione, o si tramuta in una pericolosa spinta inflazionistica.