“Se era una mia passione fin da piccolo? Di più: dentro l’autofficina ci sono proprio nato”. Dategli una chiave inglese e vi solleverà, se non il mondo, come minimo l’auto. E da adesso potrà farlo ancora meglio. L’autofficina di Andrea Cutigni infatti si ingrandisce e cambia sede: dalla Cassia sud a via Santa Maria in Silice 15, in località Salamaro.

Da sempre associato CNA, venerdì scorso il taglio del nastro in grande stile, tra auto d’epoca e gli immancabili aggiornamenti sulla squadra del cuore, la Juventus, in campo proprio mentre qualche centinaio di ospiti si aggirava tra i suoi nuovi attrezzi del mestiere e stupende auto d’epoca a fargli da sfondo. “Faccio questo lavoro dal 14 febbraio 1986”, spiega Andrea. Quando si dice un amore per la vita, con il via nel giorno di San Valentino. “Fino a 18 anni – dice Cutigni – sono stato in officina con mio padre, poi ho svolto il servizio di leva da carabiniere per un anno”. L’attività con l’altra divisa, quella da meccanico, è proseguita in varie concessionarie. Suo padre faceva già lo stesso fin dagli anni ’70 fino a quando, intorno al 2008, è andato in pensione.

“E io ho prelevato le sue quote: gliele ho comprate – racconta Andrea – e per me questa è stata la cosa più bella del mondo. Poi piano piano sono diventato anche gommista e mi sono organizzato con il carro attrezzi”. Perché il cambio di sede? “In quella vecchia ormai non entravamo più”. I servizi: carro attrezzi h24 e riparazione auto a 360 gradi. Ma i nuovi locali non sono l’unica novità. “A breve saremo officina autorizzata Aci, con i probabili ampliamenti che ne conseguiranno. Qui si potranno fare la tessera Aci, i passaggi di proprietà, bollo e assicurazione”.

E questi invece sono i programmi per il futuro. “Sto pensando ad un autolavaggio serio, vedremo se riusciremo a farlo. Intanto sono strafelice di questa inaugurazione. E tutto ciò che è qui stasera è preso dai nostri clienti”. Dalla porchetta ai formaggi, fino a vino, pane e dolci. Infine, la CNA. “Sono associato da sempre: lo è stato mio padre fin dall’inizio e poi, come per l’officina – conclude Andrea – sono subentrato io”. Nei secoli fedele, a prescindere dalla divisa.