proposte cna impreseLuglio, agosto, settembre: le imprese nella provincia di Viterbo sono in buona salute.

Lo dice il Rapporto Movimprese di Unioncamere, realizzato sulla base dei dati del Registro Imprese della Camera di Commercio Viterbo: nel terzo trimestre 2015 sono state registrate 430 iscrizioni e 331 cancellazioni di imprese. Il saldo è di più 99, con un tasso di crescita pari allo 0,26%.

Un dato leggermente inferiore a quello regionale (0,5%) e in linea con quello nazionale (0,33%). Se si estrapola il dato sull’artigianato, si è registrata una lieve flessione del -0,05% (nel Lazio -0,12%; in Italia -0,13%), con 130 iscrizioni e 134 cessazioni.

Da un’analisi più approfondita si può cogliere la crescita nel settore agricolo, il cui stock di imprese registrate è aumentato nel 3° trimestre dello 0,4% mantenendo la consistenza di settore più rappresentativo con oltre il 30% sul totale.

Anche il commercio, settore molto importante con una quota di circa il 22%, cresce dello 0,4%. Mentre le attività manifatturiere, che comunque rappresentano il 5,6% circa del totale delle imprese registrate, aumentano dello 0,2%.

Continua la buona performance del comparto legato ai servizi di alloggio e ristorazione con un 0,4%, settore arrivato a rappresentare il 6% sul sistema economico locale così come è positiva la variazione per i servizi di informazione e comunicazione con lo 0,4%, le attività finanziarie e assicurative 0,5% e le attività immobiliari in aumento dello 0,7%. In aumento anche le attività professionali e scientifiche con 1,3%, attività artistiche e di intrattenimento con lo 0,6%, i servizi di sanità e assistenza sociale del 5,6% insieme al settore istruzione +4,4%, anche se hanno un peso economico più contenuto rispetto al contesto economico locale. Positivi anche i settori dell’estrazione minerali e di fornitura dell’energia elettrica.

Ancora in difficoltà il settore delle costruzioni, che pur mantenendo un peso rilevante sul sistema economico locale con il 13,6% del totale delle imprese, continua a risentire della crisi e subisce una flessione del numero delle imprese con lo -0,3%.

Per quanto riguarda la forma giuridica in termini percentuali, si registra una lieve diminuzione delle ditte individuali che passano dal 65,2% del secondo trimestre al 65% del terzo trimestre. Rimangono invariate le società di persone, mentre le società di capitali crescono dello 0,3% passando dal 15,5% al 15,8% nel trimestre. Invariate le altre forme in termini percentuali.