Artigiani e piccoli imprenditori delle costruzioni di diversi paesi europei si sono incontrati per discutere di misure di contrasto alla crisi del settore durante la prossima legislatura europea, opportunità di accesso al credito e di finanziamento di lavori di efficienza energetica. L’occasione è stata offerta dal Congresso Annuale della European Builders Confederation (Confederazione europea delle PMI delle costruzioni), organizzato in collaborazione con CNA Costruzioni a Palermo.

“Il settore edile rappresenta il 10% del PIL europeo e il 7% dei lavoratori europei. Per ogni posto di lavoro creato nel settore delle costruzioni se ne generano altri 2,2 nell’economia in generale. Se ognuna delle 3 milioni di imprese del settore edile avesse la possibilità di impiegare anche solo un dipendente in più, avremmo 6,6 milioni di disoccupati in meno in Europa. Inoltre, il 92% delle imprese edili europee ha meno di 10 dipendenti, producendo quindi posti di lavoro non delocalizzabili e sempre più qualificati, grazie al mercato delle ristrutturazioni energetiche”.

Lo ha dichiarato il Presidente della European Builders Confederation, José Antonio Calvo Delgado, in apertura del Congresso Annuale della EBC a Palermo.

“Le piccole e medie imprese delle costruzioni hanno proposte concrete per uscire da questa crisi, presentate chiaramente nel nostro manifesto, che dal 26 maggio è diventato il nostro programma di lavoro. Oggi – ha affermato Delgado – chiediamo alla Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea di concentrarsi innanzitutto sulle misure per sviluppare crescita e investimenti, e di superare le politiche di austerità. Il ruolo di passaggio di questa Presidenza potrebbe anche essere utilizzato al meglio per introdurre, nel Consiglio e nel Parlamento europeo, meccanismi più efficaci che verifichino l’adeguatezza della legislazione europea alle esigenze delle PMI. Il settore delle costruzioni è fondamentale. Quando le costruzioni vanno male – ha concluso Delgado – tutta l’economia va male e questa crisi lo dimostra.”

“Per far ripartire l’economia bisogna rilanciare le costruzioni, un settore nel quale le piccole e medie imprese sono portanti. Nessuno più di loro – ha dichiarato il Presidente nazionale della CNA, Daniele Vaccarino – è in grado di intercettare, anticipare e valorizzare i segni di risveglio dell’economia. Nessuno ha pagato un prezzo più alto del loro alla Grande Crisi. Vogliamo rialzarci in piedi : possiamo farcela.”

“Tutti conosciamo la ricetta. Al primo punto – ha tenuto a precisare Vaccarino – mettiamo la questione dei tempi di pagamento, in particolare quelli della Pubblica Amministrazione, ora finiti anche nel mirino di Bruxelles, che ha aperto una procedura d’infrazione. Il mancato rispetto della Direttiva europea sta comportando danni rilevantissimi alle imprese. Abbiamo, inoltre, bisogno di recuperare e rinnovare l’intero patrimonio edilizio, perseguendo l’obiettivo dell’efficientamento energetico e della sicurezza antisismica. Nelle nostre città abbiamo edifici che, in grandissima parte, risalgono agli anni cinquanta e sessanta. Vanno rimessi a posto e vanno messi in sicurezza. Dobbiamo introdurre nuovi meccanismi, capaci di fare sistema, e valorizzare all’interno dei progetti comunitari, anche i lavori di manutenzione realizzati dai privati.”

“E’ necessario – ha concluso Vaccarino – un grande e pluriennale piano europeo degli investimenti infrastrutturali su tutte le reti di interesse comune e strategico, dal gas all’elettricità, dalla banda larga alla logistica, includendo strade, autostrade, ferrovie e porti. Non c’è tempo da perdere. Non c’è più spazio per la retorica delle parole e delle promesse”.

Ai lavori hanno partecipato il Vice-Ministro alle infrastrutture e ai trasporti Riccardo Nencini, rappresentanti della Commissione Europea e di Istituti finanziari europei e italiani.

Daniele Vaccarino

Link

Per vedere il programma della Conferenza, cliccare qui (in italiano)

Per conoscere le istanze delle PMI europee delle costruzioni per la prossima legislatura, cliccare qui per leggere il Manifesto della European Builders Confederation EBC (in italiano)

Per avere un quadro generale delle piccole e medie imprese europee delle costruzioni, cliccare qui per consultare il rapporto annuale di EBC. A pagina 8 e 9, sono presentate le cifre del settore delle costruzioni e le tendenze future.

Seguiteci su Twitter

Per restare informati sulle nostre campagne e per unirsi al dibattito, seguiteci su twitter.com/EBC_SMEs

CHE COS’E’ L’EBC (EUROPEAN BUILDERS CONFEDERATION)

Creata nel 1990, la «European Builders Confederation EBC», è un’organizzazione professionale europea che rappresenta le associazioni nazionali di artigiani e Piccole Medie Imprese (PMI) del settore edile. Attraverso i suoi membri nazionali, EBC rappresenta 2 milioni d’imprese delle costruzioni molto piccole, piccole e di medie dimensioni. Il settore edile è di vitale importanza per l’economia europea.

Con 3,1 milioni d’imprese, un fatturato annuo totale di circa € 1.600 miliardi e una forza lavoro diretta di 14 milioni di persone, questo settore contribuisce per il 10% al PIL dell’Unione Europea.

Il settore delle costruzioni in Europa è composto all’incirca per il 99% da PMI, che sono responsabili per circa l’80% della produzione totale del settore. Le piccole imprese (meno di 50 impiegati) assicurano il 60% della produzione e danno lavoro al 70% della popolazione attiva del settore.