CNA Fita esprime soddisfazione per l’approvazione in commissione Trasporti del Parlamento europeo della proposta di direttiva concernente la patente di guida, che modifica la direttiva Ue 2022/2561 e il regolamento Ue 2018/1724 e abroga la direttiva 2006/126/Ce e il regolamento Ue n. 383/2012 della proposta di direttiva in materia di patenti di guida per migliorare la sicurezza stradale.

Il dossier, che è stato approvato per un solo voto di scarto, recepisce completamente gli emendamenti di CNA Fita contenuti nei compromessi 7, 14B e 20B. I nostri emendamenti proponevano un abbassamento dell’età minima di guida a 18 anni per le categorie C, CE, D1 e D1E e a 21 anni per le categorie D e DE se dotati di un Certificato di idoneità professionale (CPC).

Per mitigare la carenza di autisti professionisti, i deputati hanno concordato di consentire ai giovani di 18 anni di ottenere una licenza per guidare un camion o un autobus con un massimo di 16 passeggeri, a condizione che siano in possesso del CPC. In caso contrario, il limite di età viene innalzato a 21 anni. Inoltre, anche i ragazzi di 17 anni potrebbero avere diritto a una patente di guida per mezzi pesanti se accompagnati da un autista esperto.

La crisi demografica e il ricambio generazionale hanno colpito pesantemente l’intero comparto dell’autotrasporto (merci e persone) generando una massiccia uscita dal mondo del lavoro di conducenti negli ultimi 10 anni. Secondo CNA Fita, quindi, il comparto, per favorire un movimento circolare dalla scuola al mondo del lavoro qualificato e sicuro, necessita di un abbassamento dell’età dei nuovi conducenti. Le varie esperienze effettuate nel corso degli anni hanno dimostrato che mantenere per le patenti dei commi 1d e 1e le età così elevate pregiudica il successo di tutte le azioni per la formazione di nuovi conducenti messe in essere da soggetti privati e pubblici per soddisfare l’esigenza del mercato del lavoro. CNA Fita ritiene che il comparto della logistica e del trasporto persone necessiti di conducenti più giovani e adeguatamente formati.

Il dossier verrà votato nella sessione plenaria del Parlamento europeo di gennaio o febbraio 2024.