Gli autotrasportatori ingranano la marcia. Tra notizie buone e altre un po’ meno. Nel primo caso, “nella legge di stabilità sono previsti per il settore 250 milioni di euro, strutturali almeno fino al 2017”, nel secondo invece – oltre alla crisi – “è difficile dialogare col governo, soprattutto se il ministro dei trasporti cambia continuamente”. Sono due dei concetti espressi da Maurizio Concezzi, responsabile della CNA Fita nazionale, nel corso dell’assemblea dell’autotrasporto.

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Temi sentiti, quelli discussi nella sede viterbese della CNA Sostenibile. La sala era piena, c’erano anche Giovanni Cortina, responsabile CNA Fita Lazio, la segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, Luigia Melaragni, e Alvise Evangelistella, presidente CNA Fita Viterbo e Civitavecchia. È stato lui ad aprire i lavori, fornendo qualche numero sulla categoria, partendo da quelli a livello nazionale per finire sulla situazione nella Tuscia. “Nei sei anni di crisi – ha detto Evangelistella – sono rimaste sul campo 19 mila imprese di autotrasporto. Solo nel 2014 nel Lazio sono cessate 931, a fronte di 324 iscritte e 14.193 attive. A Viterbo, nello stesso anno, 500 registrate, 434 attive, 13 iscritte e 38 cessate”.

Quindi la foto della situazione a livello di fondi e norme da parte di Concezzi. “Per l’autotrasporto – ha spiegato – nella legge di stabilità sono disponibili 250 milioni l’anno fino al 2017”. Di questi, 20 serviranno per il recupero del contributo versato al servizio sanitario nazionale per i premo Rc auto, 120 per i rimborsi sui pedaggi autostradali, 10 per la formazione e 40 per investimenti sui mezzi e la ristrutturazione e aggregazione delle imprese. Oltre ai 750 milioni complessivi, confermate la riduzione dei premi Inail (91 milioni nel 2015) e il credito d’imposta su accise e gasolio (oltre 1 milione).

Sul fronte normativo, la legge di stabilità riscrive il rapporto tra vettore e committente: prezzi e commissioni sono rimessi all’autonomia negoziale delle parti e il trasporto va affidato a vettori in regola, anche con l’introduzione della responsabilità solidale del committente. “Su questo, allo scopo di far conoscere e applicare la norma – ha proseguito Concezzi – predisporremo su una campagna informativa. Inoltre stiamo lavorando sui criteri di accesso ai fondi di investimento”. Nonostante qualche luce, restano anche le ombre. “Per rimuoverle avevamo chiesto un incontro al ministro Lupi, ma ora bisogna ricominciare daccapo con Delrio. Dal 2008 a oggi ne sono cambiati quattro: questo non ci aiuta a dare continuità alla nostra azione. Ma continueremo a fare la nostra parte parlando con le imprese, ascoltandole, informandole e assistendole”.

Infine, la presentazione del progetto “Landi Renzo DDF Diesel Dual Fuel HD” contro il caro gasolio, illustrato da Luigi Albano, responsabile dell’Impresa Landi Renzo. Si tratta di un impianto di miscelazione tra gasolio e metano che consente di risparmiare fino al 22 per cento sul costo del carburante. La dimostrazione pratica si è svolta nel piazzale antistante la sede di CNA Sostenibile. È intervenuto Luciano Ronca, titolare Officina Autogas.

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