C’erano anche gli imprenditori della Tuscia e dell’area di Civitavecchia, mercoledì mattina, a Roma, a contestare le disposizioni del provvedimento del governo “Destinazione Italia” che alterano la concorrenza nel settore della riparazione auto e condannano migliaia di imprese, soprattutto le più piccole, a una rapida morte. La manifestazione nazionale unitaria tenuta dalle associazioni di categoria nella sala del Capranichetta, in contemporanea con il presidio organizzato davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo Economico, ha registrato un numero di presenze superiore alle previsioni.

Per facilitare la partecipazione, la CNA Associazione di Viterbo e Civitavecchia aveva messo a disposizione un pullman, che, partito dalla sede di via I Maggio 3, ha fatto tappa a Tarquinia e a Ladispoli. Della delegazione, con Gianfranco Bugiotti, presidente di CNA Servizi alla Comunità – Carrozzerie di Viterbo e Civitavecchia, ha fatto parte anche Luigia Melaragni, segretaria dell’Associazione.

Il clima, al Capranichetta, dove sono intervenuti diversi parlamentari, è stato tutt’altro che disteso. E’ secco il “no” alle misure contenute nel decreto, considerate come l’ennesimo regalo alle compagnie di assicurazione. E la protesta non si fermerà, se la voce dei carrozzieri non troverà ascolto.

“Da settimane siamo mobilitati contro le norme della riforma della Rc Auto che, in caso di incidente, reintroducono sia l’affidamento diretto della riparazione alle carrozzerie convenzionate con le assicurazioni, ledendo così il diritto dell’automobilista a rivolgersi all’officina di fiducia, sia il divieto della possibilità di cessione del credito al carrozziere  -dice Melaragni-. La CNA lavorerà con determinazione affinché, nell’iter parlamentare di conversione del decreto, siano accolte le proposte della categoria, come ha sottolineato oggi il presidente nazionale, Daniele Vaccarino. Ringraziamo, per la disponibilità al confronto che ci hanno espresso, i parlamentari del territorio: Alessandro Mazzoli, che è venuto a salutare la nostra delegazione, Massimiliano Bernini e Alessandra Terrosi”.

Sul tema è intervenuto anche il presidente della CNA, Daniele Vaccarino. “Sarebbe come se volessi andare in macelleria per comprare del filetto, ma fossi obbligato a recarmi da un macellaio che non ho scelto io e al quale venga imposto il prezzo sulla carne che mi vende. Mi sa che sarei costretto a mangiare trippa”: questa la sua metafora amaramente ironica, che rispecchia con efficacia la situazione dei carrozzieri indipendenti minacciati dalle punitive (per loro e per gli automobilisti) modifiche alla disciplina della RC Auto, contenute nell’articolo 8 del decreto Destinazione Italia.

Alcuni carrozzieri di CNA alla manifestazione a Roma