“Il Durt mette definitivamente in ginocchio l’intero sistema delle costruzioni. E’ un cappio che soffoca artigiani e piccole imprese: non deve entrare in vigore. Va eliminato al più presto assieme alla responsabilità solidale in materia fiscale e negli appalti. Si tratta di adempimenti ingestibili, inutili e oggi insopportabili”. E’ condivisa dalla CNA di Viterbo e Civitavecchia la denuncia del presidente nazionale di CNA Costruzioni, Rinaldo Incerpi, che ha espresso indignazione per questo ennesimo adempimento, avvertendo: “Faremo tutti i passi necessari contro il Durt, senza escludere il ricorso a manifestazioni, fino a ottenerne la cancellazione. Sarà difficile per governo, Parlamento e forze politiche rimanere insensibili”.

Il mondo dell’artigianato e della piccola impresa attende, ormai da tempo, l’avvio di un processo di semplificazioni burocratiche. Invece, nel decreto del fare è comparso un nuovo “mostro”, il Documento unico di regolarità tributaria, appunto. Si introduce un procedimento che prevede la comunicazione periodica dei dati delle buste paga all’Agenzia delle Entrate, per consentire a quest’ultima di accertare la regolarità della posizione delle imprese nei confronti del fisco. Il Durt attesta, in pratica, l’assenza di debiti fiscali, al fine di ottenere il pagamento dal cliente appaltatore.

“E’ un adempimento non solo incomprensibile e inutile, ma un vero e proprio colpo di grazia per la filiera dell’edilizia, dove la maggioranza delle imprese aspettano con l’acqua alla gola il pagamento di insoluti dalla pubblica amministrazione”,  sostiene la CNA. “Nessun imprenditore serio si sottrarrà mai ai controlli e alle leggi. Combattiamo ogni giorno contro una crisi durissima; l’emorragia di imprese e posti di lavoro sembra inarrestabile. Per questo -conclude- non abbasseremo la guardia, ma faremo tutti i passi necessari contro il Durt”.

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