Un ulteriore rincaro della bolletta elettrica sarebbe insostenibile per le piccole e medie imprese. Eppure è proprio questo lo scenario che Rete Imprese Italia prevede dall’inizio del 2014: “l’aggravio, in bolletta, di un’altra componente, la cosiddetta Ae, destinata a coprire -si legge in una nota- le nuove agevolazioni a favore delle grandi industrie, alla quale si aggiungeranno aumenti su voci già esistenti, relative, per esempio, alla distribuzione e al dispacciamento”.

Rete Imprese Italia ha quindi chiesto l’intervento dell’Autorità per l’Energia “nell’ambito del proprio compito di soggetto regolatore”.

Per Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, “non è accettabile una nuova penalizzazione delle micro, piccole e medie imprese. Proprio nei giorni scorsi, la nostra associazione è tornata a denunciare come il costo altissimo dell’energia sia diventato un problema gigantesco e stia mettendo in gioco la competitività del Paese. La stessa Agenzia internazionale dell’energia (Iea), emanazione dell’Ocse, ha certificato che, tra i 33 Paesi membri, l’Italia detiene il primato della più esosa bolletta elettrica per le imprese. Questa situazione di svantaggio non aiuta certo lo sviluppo. Ci auguriamo che la richiesta di Rete Imprese Italia trovi ascolto”.

Luigia Melaragni