Si rinnova a Viterbo, dal 28 aprile al 21 maggio, l’appuntamento con Forme e Colori nella Terra di Tuscia. La Mostra Concorso, organizzata da CNA Artistico e Tradizionale di Viterbo e Civitavecchia, in collaborazione con la Fondazione Carivit, per valorizzare l’artigianato artistico e per promuoverne lo sviluppo in chiave di innovazione, giunge quest’anno alla 16a edizione.

Il 2023 è un anno denso di novità, come è stato evidenziato nel corso della conferenza stampa svoltasi nella Sala assemblee della Fondazione Carivit, presenti il presidente della Fondazione, Luigi Pasqualetti, la sindaca del capoluogo, Chiara Frontini, il presidente e la segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia, rispettivamente Alessio Gismondi e Luigia Melaragni, la presidente territoriale di CNA Artistico e Tradizionale, Cinzia Chiulli.

Ha aperto Pasqualetti: “Quando è partita questa splendida manifestazione, nel 2006, io ero nel consiglio di amministrazione della Fondazione. All’inizio si pensava solo a una semplice esposizione di artigiani locali, che poi sarebbe finita lì. Invece con la CNA abbiamo fatto insieme un percorso, con delle svolte inaspettate, che ci ha permesso di approfondire la conoscenza delle tante sfumature dell’artigianato artistico. Un grande ringraziamento, dunque, alla CNA. E al Comune: entrambi hanno capito l’importanza di creare le condizioni per riportare gente nel centro storico”.

“Questo è l’anno del ritorno della manifestazione al Museo della Ceramica, che ospita l’evento in spazi rinnovati. Gli artigiani hanno accolto con piacere l’invito della Fondazione, partner del progetto, ad esporre di nuovo nel cuore del centro storico”, ha detto Melaragni.

Gismondi ha spiegato la novità del tema: “Secondo me. Ri-creazioni circolari”, volto sia a stimolare la riflessione su come l’artigianato artistico possa contribuire allo sviluppo dell’economia circolare, sia ad offrire una concreta testimonianza della capacità degli artigiani di trasformare in opere di pregio materiali di scarto, di saper dialogare con il presente. “Partiamo dal colore del logo, il verde: abbiamo fatto un passo in più nella direzione della sostenibilità. Abbiamo pensato a una nuova vita per i materiali che formano un oggetto. L’idea – ha affermato – ci ha stimolato molto e dovrà stimolare chi parteciperà alla mostra concorso. Per questo si parla di economia circolare. Cerchiamo una sinergia forte tra il mondo dell’artigianato e quello della progettazione. Dunque, forza Forme e Colori“.

Sicuramente l’idea è piaciuta alla sindaca Frontini: “La più grande sorpresa di questi primi mesi è l’altissimo livello di sinergie che si è creato. E uno degli esempi migliori è proprio questo incontro. Andare a braccetto con chi rappresenta le imprese, in questo caso quelle identitarie, che raccontano il territorio, è uno degli aspetti più rilevanti di questa sinergia. Il fatto che si racconti la Tuscia, non solo il capoluogo, è il primo valore aggiunto di Forme e Colori. E che punti sulla circolarità dell’economia la rende ancora più preziosa, perché sostenibilità è anche aumento della qualità della vita. La scelta del tema significa che ci stiamo focalizzando tutti su un unico punto.  La qualità delle iniziative si misura anche dalla capacità di resistere alle intemperie della storia: questa ha superato la pandemia e oggi rilancia su temi di interesse globale”.

Secondo Cinzia Chiulli, “gli artigiani da sempre si occupano di circolarità. Le cose possono non morire mai se si riesce a dargli vita. La mostra – ha proseguito, guardando al futuro – è andata oltre le aspettative. Sarebbe meraviglioso creare un’opera corale dei vari settori artistici in vista del Giubileo”.

Come il tema sarà declinato, si vedrà nelle due sezioni in cui è articolata Forme e Colori: una presenterà le opere degli artigiani, l’altra quelle degli studenti dei Licei Artistici del Lazio.

Un’altra delle novità è che la mostra concorso punta a favorire la collaborazione tra artigianato e mondo del design, con l’invito a designer e allievi degli Istituti Superiori e Universitari di Design a progettare, per l’evento, manufatti la cui realizzazione sia affidata a imprese artigiane.

Come previsto dal regolamento, le opere dovranno essere inedite, “in materiali prevalentemente non vergini, usati, ricondizionati, riciclati e/o riciclabili, facili da smontare”.

Per l’assegnazione del premio, elevato a 3.000 euro (messi a disposizione dalla Fondazione Carivit) per l’impresa artigiana prima classificata, la giuria valuterà, naturalmente, non solo la rispondenza al tema, ma la qualità artistica e la qualità tecnica di esecuzione dei manufatti, l’artigianalità, l’originalità e le innovazioni introdotte nella progettazione e/o nel processo di lavorazione sotto il profilo della sostenibilità ambientale.

Confermato il voucher del valore di 1.000 euro per l’acquisto di materiale didattico a favore del vincitore nella sezione dei Licei Artistici.

La partecipazione è, come sempre, gratuita. Per iscriversi, occorre compilare un modulo sul sito web www.mostraformeecolori.it entro il 10 marzo.

L’ammissione all’evento sarà stabilita dalla giuria, sulla base della documentazione che i candidati sono invitati a inviare entro il 6 aprile.

Saranno riproposte le esperienze laboratoriali – Faber Experience -, volte ad avvicinare i visitatori alla comprensione del know-how che anche il più semplice oggetto d’artigianato contiene e alla conoscenza dei valori e delle passioni che ispirano gli artigiani. Questi ultimi saranno, come sempre, pronti a raccontare la magia del lavoro che si svolge nelle botteghe e a guidare i partecipanti nella creazione di un manufatto.

I laboratori saranno parte integrante dei pacchetti turistici I Weekend dell’Artigianato Artistico, proposti in collaborazione con un tour operator.