Anita Marroni 1“Per fare un lavoro così, serve un grande carattere. Ma anche piccolo, all’occorrenza. Perché se si deve stampare qualcosa – che sia un giornale, un libro, un manifesto – oltre al cuore bisogna metterci l’inchiostro. Come si faceva una volta, tanto tempo fa, quando tutto “era forse più umano e il risultato finale aveva un’anima”. Più che una tipografia, Anita Marroni ha un museo. Macchinari di un secolo fa, che hanno “costruito” pagine su pagine, alcune delle quali sono veri e propri cimeli. E’ la Tipografia Silvio Pellico di Montefiascone, in provincia di Viterbo”.

Inizia così il “racconto del quotidiano ingegno” di Anita Marroni, pubblicato sul sito di CNA nazionale, nella sezione CNAStorie (link: http://storie.cna.it/content/anita-marroni).