Posizione geografica e stabilità politica, disponibilità di risorse naturali ed economia in rapida crescita. E una legislazione che facilita al massimo gli investimenti stranieri, E’ il Mozambico, una meta che può trasformarsi in hub anche per gli italiani che puntano al mercato e alle potenzialità produttive dell’Africa sub-sahariana.

Proprio alle opportunità di internazionalizzazione offerte alle imprese italiane dal Mozambico è dedicato “Le radici del futuro”, il seminario organizzato dalla CNA in collaborazione con l’ambasciata del Mozambico in Italia per mercoledì 12 marzo alle ore 10 presso la sede della Confederazione (Roma – piazza M.Armellini, 9A). A questo momento di informazione e formazione (organizzato anche in previsione della missione che il governo italiano sta programmando per la metà di maggio) parteciperanno, con l’ambasciatore del Mozambico in Italia, S.E. Carla Elisa Luis Mucavi, rappresentanti dei ministeri degli Esteri e dello Sviluppo economico, dell’Ice e della Sace, oltre a dirigenti di CNA.

Dal 2009 la CNA ha cominciato a verificare le potenzialità per le Pmi italiane in Mozambico intrecciando interessanti relazioni nel Paese tramite l’ambasciata d’Italia a Maputo. Le relazioni tra i due Paesi, infatti, sono eccellenti e il Mozambico ha già ufficializzato la sua partecipazione all’Expò 2015 di Milano.

Da qualche anno il Paese archivia una costante e rapida crescita: il Pil, tanto per fare un esempio, è aumentato del 7,2% nel 2011, del 7,5% nel 2012 e del 7.9% nel 2013. Alle significative opportunità nella meccanica agricola, la filiera agroalimentare e l’HoReCa, già riscontrate sul posto dalla CNA, ora si vanno affiancando le potenzialità dei beni di largo consumo: prodotti per la cura dei capelli, abbigliamento, calzature.

Il Mozambico gode di una invidiabile posizione strategica, che lo rende lo sbocco al mare di Malawi, Zambia e Zimbabwe. Dispone, inoltre, in grande quantità di materie prime: gas naturale, carbone, titanio. Proprio l’italiana Eni ha annunciato nel 2012 la scoperta di grandi giacimenti di gas naturale, che una volta estratto sarà destinato in parte all’esportazione in parte al consumo interno, contribuendo ulteriormente alla crescita economica di Maputo. Ma il Paese non dipende esclusivamente dalle risorse naturali: il 40% del suo Pil è formato da commercio e servizi, peraltro in robusta crescita.

In Mozambico già si registra una importante presenza di imprese italiane attive, in particolare, nelle costruzioni, nell’agricoltura (biomasse), e nei servizi. Va segnalato, inoltre, che gli investimenti stranieri sono favoriti da una legislazione che progressivamente sta esemplificando le procedure autorizzative e snellendo le formalità burocratiche. Maputo, inoltre, ammette il controllo straniero di società locali (senza obbligare gli investitori, quindi, a imbarcare partner interni) e autorizza a esportare utili, dividendi e interessi maturati in Mozambico.

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