“L’impressione che abbiamo è che si sia fermato il ciclo negativo e, lentamente, si stia avviando la ripresa. Ma ora bisogna incidere sul mercato interno, che rappresenta l’80 per cento del prodotto interno lordo e, per il mondo delle micro e piccole imprese, del lavoro autonomo e dei professionisti, è determinante. Per questo chiederemo, già dai prossimi giorni, misure per rilanciare, con decisione, il mercato interno”. Lo ha affermato Sergio Silvestrini, Segretario Generale della Cna, concludendo i lavori del convegno di presentazione dell’osservatorio nazionale Professioni Cna, che i è svoltosi giovedì 9 aprile alla Camera dei Deputati.

“Dopo sette, otto anni di crisi – ha proseguito Silvestrini – il Paese è infiacchito, ma bisogna invertire questa tendenza. Le condizioni macroeconomiche ci sono. Il calo del petrolio, l’intervento di Draghi, soprattutto il brusco calo di valore dell’euro ci devono far guardare al futuro con più ottimismo”.

“I professionisti, in tutti i campi, – ha concluso Silvestrini – sono in grado di contribuire a riavviare il Paese e a ricondurlo ai livelli che merita, e ai quali può legittimamente aspirare. Chi viene nel nostro Paese, turista o investitore, ha bisogno dei servizi dei professionisti, servizi alla persona o alle imprese, che rappresentano il grande valore aggiunto italiano. E proprio la consulenza dei professionisti può sostenere e irrobustire il ruolo italiano di leader nel manifatturiero, secondi in Europa solo alla Germania”.

Al convegno è intervenuto anche Paola De Micheli, Sottosegretario di Stato all’Economia e alle finanze. “Ritengo necessario mettere ordine nella selva normativa relativa alle professioni, frutto di una serie di interventi spot. In tema fiscale, credo che bisognerà cominciare a studiare un percorso fattibile per trovare i mezzi di sostenibilità finanziaria destinati a rivedere il regime dei minimi. Quanto al riconoscimento di una effettiva tutela della maternità, vorrei rilevare che l’investimento sulla maternità non può limitarsi a un’applicazione riduttiva: è un investimento sul futuro del Paese e, a mio parere, sarà il caso di allargare la tutela, ampia e concreta, della maternità alle professioniste e non solo a loro”.

“Bisogna sfruttare – ha proseguito Paola De Micheli – la grandissima attenzione riservata in questo momento al mondo delle professioni. Abbiamo avviato il monitoraggio e la verifica della complessa normativa degli incentivi: i professionisti, che ora ne sono incomprensibilmente tenuti fuori, dovranno esservi ricompresi, in particolare in tema di credito, export e formazione”.

“I professionisti devono essere consapevoli che, in Italia, la percezione delle professioni, tutte, è cambiata – ha concluso il Sottosegretario – Anche a causa della crisi, è emersa infatti la necessità di sfruttare i risultati dell’applicazione delle conoscenze, che non possono esaurirsi all’interno, a esempio, di una fabbrica.

Tutta l’indagine della Cna è molto interessante, ma alcuni numeri mi hanno colpito particolarmente. Prima di tutto, la forte presenza femminile. In questo Paese, per una donna, lavorare risulta ancora molto complicato. E’ significativo, inoltre, che i due terzi dei professionisti non

ordinisti svolgono quest’attività in maniera esclusiva: un dato che spinge a lavorare sui meccanismi di valorizzazione della formazione, il primo strumento di lavoro. Importante è anche l’elevato numero di quanti contano su dipendenti e collaboratori, un dato che fa riflettere nel momento in cui il lavoro è un’emergenza prioritaria”.

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