Due milioni di romani “in fuga” dalla Capitale per il ponte dei santi Pietro e Paolo. Per un movimento economico calcolato intorno ai 700 milioni di euro. A prevederlo una indagine di CNA Turismo e Commercio.

Sia pure riservata a Roma, la festa patronale (un tempo festa nazionale) alimenta ulteriormente il buon momento del turismo italiano. Incasellandosi in un periodo che sta vivendo un autentico boom, favorito dai prezzi più competitivi rispetto ad agosto, che stanno spingendo molti italiani ad anticipare le ferie, per quanto possibile.

L’arco di tempo coperto dal ponte va da oggi a domenica 2 luglio. La truppa di vacanzieri infatti si metterà in movimento a partire da questo pomeriggio, appena chiusi uffici, fabbriche, laboratori, negozi.

Lazio, Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania, Marche, Molise, l’arco appenninico e l’arco alpino le mete nazionali preferite dai romani. Sia pure solo per un giorno “fuori porta”. O per raggiungere le “seconde case”. Il mare la destinazione più ambita. Tallonata da montagna e colline. Il successo del turismo verde porta a una forte crescita dei pernottamenti e di pranzi/cene negli agriturismi accanto a tutte le altre forme di ricezione alberghiera ed extra-alberghiera. Importante, nella scelta delle destinazioni, la presenza di giacimenti eno-gastronomici e di attività esperienziali, a cominciare da quelle artigianali e agricole, nelle quali i “cittadini” possono impegnarsi in occupazioni materiali, “sporcandosi le mani”.