Rete Imprese Italia è disponibile al confronto con tutte le parti sociali chiesto dal Ministro del lavoro Giovannini, nella piena consapevolezza che questo tentativo è legato ad un fattore tempo che non può essere assolutamente sottovalutato.

La verifica sugli esiti del confronto non dovrebbe superare infatti i  primi di agosto, per consentire concretamente a governo e parlamento di assumere decisioni, in coerenza con il calendario parlamentare ed entro i termini di conversione del decreto.

Le imprese, tutte le imprese, ma in particolare le Pmi, le imprese dell’artigianato e del terziario di mercato, reclamano ogni giorno, prima di ogni altra, cosa tempestività e velocità nelle decisioni che devono essere prese.

C’è bisogno di lanciare un segnale forte per aumentare la loro capacità di resistenza. Un segnale che indichi con nettezza contenuti e percorsi di un’azione energica contro la crisi. Questo serve alle imprese: la prova che i grandi decisori, in primis il Governo e  il Parlamento, si muovono con velocità e con le idee ben chiare sulle cose da fare.

Rete Imprese Italia sottolinea che il contratto a tempo determinato senza causale, temporalmente collegato all’Expo, rappresenta una grande opportunità per l’occupazione e un grandissimo volano per l’economia.

I contratti a tempo determinato non rappresentano, infatti, in nessun modo una forma surrettizia di precarizzazione. Si tratta, al contrario, di contratti perfettamente e completamente regolamentati che danno al lavoratore pieni diritti, pieni contributi e piene retribuzioni. Quanto al  datore di lavoro nel momento in cui sottoscrive un contratto a tempo determinato, non può, in nessun modo derogare da un contratto collettivo che vige nella sua impresa.

Giovannini