autotrasportoANITA e UNATRAS – l’unione nazionale delle associazioni dell’autotrasporto merci di cui fa parte la Fita CNA – dopo lo sciopero dei dipendenti dell’autotrasporto, hanno fatto il punto della situazione.

E’ emerso in maniera inequivocabile che l’impatto sulle imprese di autotrasporto è stato assolutamente modesto per la bassissima partecipazione dei lavoratori dipendenti e gli unici  disagi si sono verificati in corrispondenza dell’accesso di pochi porti e interporti, con blocco della circolazione realizzato attraverso picchettaggi illegittimi.

Occorre ancora una volta, per dovere di chiarezza e trasparenza, smentire le fuorvianti informazioni diffuse dal sindacato in merito alla trattativa per il rinnovo del CCNL del settore, che hanno creato allarmismi ingiustificati nei lavoratori.

La riduzione del salario e i diritti acquisiti dai lavoratori non sono mai stati in discussione, tanto più l’eliminazione della 14^ mensilità, che è una pura, strumentale, fantasia del sindacato.

La parte datoriale, nell’ambito di una innovativa impostazione del CCNL, ha invece proposto al tavolo di valorizzare le singole specificità attraverso il rafforzamento della contrattazione a livello aziendale e territoriale.

ANITA e UNATRAS, che non hanno mai abbandonato il tavolo negoziale, confermano l’immediata disponibilità alla continuazione delle trattative per il rinnovo del CCNL -‐ con un calendario predeterminato di incontri che consenta la tempestiva chiusura dei negoziati -­ subordinando tale disponibilità alla revoca di qualsiasi ulteriore iniziativa di sciopero.