pozzi-neriIl soggetto che effettua la manutenzione di pozzi neri e reti fognarie (“spurghista”) si considera sempre come il produttore del rifiuto. Lo chiarisce definitivamente la modifica al Testo Unico Ambientale introdotta con la conversione in legge del Decreto legge PNRR – Semplificazioni.

Ciò significa che lo “spurghista” deve risultare nel formulario sia come produttore che come trasportatore ed è tenuto ad essere iscritto nella categoria 4 (trasporto di rifiuti speciali non pericolosi).

In attuazione di tale disposizione, il Comitato dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha predisposto il nuovo formulario (che è possibile scaricare qui), obbligatorio dal 30 aprile 2022.

Nel darne notizia, l’Ufficio Ambiente di CNA Sostenibile offre alcune indicazioni.

Trattandosi di un’attività manutentiva, questi rifiuti potranno essere conferiti direttamente a impianti di recupero o smaltimento o, in alternativa, raggruppati temporaneamente presso la sede o l’unità locale del soggetto che svolge l’attività di pulizia manutentiva. Il raggruppamento, inteso come il trasbordo del rifiuto presso una cisterna fissa o altro veicolo, si configura come deposito temporaneo prima della raccolta, rispettandone le condizioni.

In questo caso, è consigliabile l’adozione del formulario sia nel caso di trasporto fino alla sede o all’unità locale (con l’indicazione di tutti i punti di raccolta nel campo percorso, e se non sufficiente utilizzando anche lo spazio annotazioni, e con destinatario la propria sede o unità locale, indicando nelle annotazioni che la destinazione è legittima, sia nel caso di trasporto diretto all’impianto di smaltimento).

Per quanto riguarda la compilazione del formulario, CNA Sostenibile ritiene che lo “spurghista” possa utilizzare le disposizioni sulla micro-raccolta, ossia la raccolta di rifiuti da parte di un unico raccoglitore o trasportatore presso più produttori/detentori svolta con lo stesso automezzo, che deve essere effettuata nel più breve tempo tecnicamente possibile.

A differenza, però, di quanto previsto per la micro-raccolta, nel formulario d’identificazione, che può essere unico, devono essere indicate, nello spazio relativo al percorso, tutte le tappe intermedie previste (quindi tutti i punti di raccolta); se non sufficiente, va utilizzato anche lo spazio “annotazioni”. Nel caso in cui il percorso dovesse subire delle variazioni, nello spazio “annotazioni” deve essere indicato il percorso realmente effettuato. Inoltre, nelle “annotazioni” devono essere riportate le singole quantità di rifiuti caricate nei vari punti in cui lo “spurghista” ha effettuato la propria attività.

Potrà essere utilizzato un unico formulario, con struttura da definire da parte dell’Albo Gestori Ambientali, per veicolo e percorso.

L’impresa che effettua l’attività deve sempre essere iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali in forma ordinaria (categoria 4 o 5, trattandosi di rifiuti prodotti dall’impresa) e all’Albo Autotrasportatori per il trasporto di cose in conto terzi.

Il formulario sarà prodotto e vidimato virtualmente, tramite apposita applicazione digitale resa disponibile dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali, e identificato da un numero univoco; dovrà quindi essere stampato e compilato in duplice copia.

Come sempre, CNA Sostenibile è pronta ad assistere le imprese.

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare Claudio Fordini Sonni, dell’Ufficio Ambiente, ai numeri 0761.1768304 e 392.9441123 o all’indirizzo e-mail claudiofordinisonni@cnasostenibile.it.