“CNA Fita apprezza la sentenza della Corte di Giustizia Ue che chiarisce definitivamente come i servizi di trasporto pubblico non di linea, benché organizzati da piattaforme tecnologiche, possano operare solo se rispettosi delle normative interne dei Paesi.

La Corte conferma la necessità di procedere, così come emerso durante il più recente incontro delle associazioni con il viceministro Riccardo Nencini, alla definizione di una regolamentazione anche delle piattaforme d’intermediazione che promuovono servizi di trasporto. Servizi che nel nostro Paese possono essere svolti da soggetti autorizzati al servizio di taxi e Ncc auto così come regolamentati dalla legge quadro sui servizi pubblici non di linea in via di aggiornamento su delega del Parlamento italiano al Governo”. Lo si legge in un comunicato di CNA Fita.

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