vuoto-a-rendere“Vuoto a rendere”, c’è ancora tempo per partecipare alla sperimentazione di un sistema di restituzione di specifiche tipologie di imballaggi destinati all’uso alimentare, ai sensi del decreto 3 luglio 2017, numero 142, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale numero 224 il 25 settembre del 2017.

L’articolo 219-bis dispone: “al fine di prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio e di favorire il riutilizzo degli imballaggi usati […]”, l’introduzione nella normativa nazionale, di un sistema sperimentale di vuoto a rendere su cauzione degli imballaggi contenenti birra o acqua minerale, serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo.

Il sistema sperimentale coinvolge, su base volontaria, sia quei soggetti che nell’esercizio della loro attività professionale somministrano al pubblico birra o acqua minerale nel punto di consumo che diversi operatori di settore quali i produttori di imballaggi riutilizzabili, i produttori di birra o acqua minerale, nonché i distributori di birra o acqua minerale.

Lo scopo primario del decreto è sensibilizzare i consumatori sulla prevenzione dei rifiuti attraverso la preferenza al consumo di birra e acqua minerale in bottiglie riutilizzabili. Durante la fase di sperimentazione i consumatori di birra e acqua minerale sensibili alla prevenzione dei rifiuti, potranno infatti riconoscere attraverso apposito logo gli esercenti che, aderendo al sistema del vuoto a rendere, sceglieranno di vendere nel proprio esercizio bevande in bottiglie che, essendo impiegate più volte, non diventano immediatamente rifiuto.

Per aderire alla sperimentazione, gli esercenti in fase di acquisto di birra o acqua minerale in imballaggi riutilizzabili, dovranno compilare il modulo allegato e consegnarlo al produttore di bevande (nel caso di “filiera di tipo corto”) o al distributore (nel caso di “filiera di tipo lungo”). Le modalità operative per la gestione degli imballaggi vuoti e dei tempi di ritiro e di restituzione degli stessi sono concordate tra l’esercente e gli altri operatori.

La sperimentazione ha una durata di dodici mesi a partire dal 7 febbraio 2018.