“La legge delega di riforma fiscale prevede dodici mesi di tempo per l’attuazione dei decreti delegati. Sono trascorsi sei mesi, ma non ne è entrato in Gazzetta Ufficiale nemmeno uno”. Lo afferma la CNA.

“La riforma dei regimi, che preme maggiormente alle piccole imprese per ottenere riduzione della pressione fiscale ed effettiva semplificazione, è ancora lettera morta. E’ una riforma di non poco conto per le Pmi -sostiene l’associazione di rappresentanza degli artigiani e dell’imprenditoria diffusa-. Le imprese devono poter evitare di pagare imposte su corrispettivi non incassati, quindi, come la CNA chiede da tempo, è indispensabile passare al più presto a un nuovo regime contabile basato sul criterio di cassa. Così come altrettanto necessaria è l’introduzione dell’imposta sul reddito imprenditoriale (Iri), che rende concreta, anche per le imprese personali più strutturate, la detassazione dei redditi lasciati in azienda”.

“E’ tempo di risolvere i problemi tecnici che frenano questa riforma. Si faccia presto -conclude la CNA- perché gli artigiani e le piccole imprese non possono e non sono più in grado di tollerare i costi della palude dei ritardi”.

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