“Rete Imprese Italia condivide la soluzione adottata dal Governo per adeguare la normativa esistente in materia di rivalutazione automatica delle pensioni alla sentenza della Corte costituzionale, privilegiando la tutela dei titolari di trattamenti previdenziali meno elevati. Una soluzione che garantisce il rispetto delle regole di bilancio europee ed evita l’apertura di una procedura per deficit eccessivo”. E’ il commento che Rete Imprese Italia (il soggetto unitario di rappresentanza presieduto, in questo semestre, da Daniele Vaccarino, presidente della CNA) ha espresso nel corso dell’audizione sul Dl 65/15, contenente disposizioni in materia di pensioni, ammortizzatori sociali e garanzie Tfr, tenuta oggi di fronte ai componenti della XI Commissione della Camera.

Rete Imprese Italia ha espresso parere favorevole anche sull’ulteriore finanziamento di un miliardo alla cassa in deroga e sul rifinanziamento dei contratti di solidarietà di tipo B, l’ammortizzatore sociale che interviene quando viene ridotto l’orario di lavoro nelle piccole imprese dell’artigianato e del commercio. Ha ribadito, invece, la sua valutazione contraria al Tfr in busta paga per i problemi, soprattutto in tema di costi e mancanza di liquidità, che potrebbe comportare per le imprese.